fbpx

Gerwig VS Cortellesi

Mar 2, 2024 | Cinema, Ispirazioni

Tempo di lettura 2 minuti

Oggi desidero parlarti di un tema molto discusso e rappresentato recentemente nel mondo del cinema attraverso due film che affrontano il femminismo, ma con prospettive e messaggi profondamente differenti: “Barbie” e “C’è ancora domani”, quest’ultimo un orgoglioso prodotto italiano con Paola Cortellesi.

Un confronto tra due mondi

In “Barbie”, assistiamo a una critica del mondo maschile, rappresentato quasi esclusivamente in chiave negativa. Il film solleva una questione importante: gli uomini sono il problema? Questa visione generale sembra suggerire che la disfunzionalità sia una caratteristica intrinseca al maschile, senza offrire modelli positivi di mascolinità.

La complessità di “C’è ancora domani”

Al contrario, “C’è ancora domani” ci porta in un viaggio attraverso la condizione femminile in Italia nel periodo del dopoguerra, un’era segnata da una cultura patriarcale. Qui, la Cortellesi offre una visione più sfumata: accanto a personaggi maschili negativi, emergono figure positive, suggerendo che la lotta femminile possa trovare alleati anche tra gli uomini. Il film esplora il problema della disparità di genere su più livelli, differenziando tra cultura patriarcale e violenza domestica, sottolineando l’importanza degli alleati maschili nella lotta contro le discriminazioni e, sopratutto, fornendo un contesto chiaro e corretto.

Due visioni del femminismo cinematografico

Questi due film rappresentano due interpretazioni del femminismo nel cinema: da una parte, una critica generalizzata (e capziosa) del maschile in “Barbie”; dall’altra, una rappresentazione più bilanciata e inclusiva in “C’è ancora domani”. Quest’ultimo, con il suo approccio, apre la strada a un dialogo costruttivo tra i sessi.

La qualità e il messaggio di “C’è ancora domani”

“C’è ancora domani” si distingue non solo per il suo messaggio, ma anche per la qualità della sua realizzazione, dimostrando che il cinema italiano può eccellere quando è guidato da passione e ambizione. Il film ci invita a riflettere su come affrontare i temi del genere e della violenza senza generalizzare, promuovendo un’azione collettiva e inclusiva.

Un invito al dialogo

Questi film ci insegnano che nel dibattito sul genere è cruciale cercare un terreno comune dove uomini e donne possano collaborare per combattere le ingiustizie, anziché permettere alle differenze di dividerci. La sfida è promuovere un dialogo che accolga tutte le prospettive, riconoscendo che, nonostante le nostre differenze, condividiamo lo stesso desiderio di equità e giustizia per tutti.

Ti ringrazio per aver seguito questa riflessione e se ti interessa puoi guardare il video in cui affronto questo discorso a questo link.

Alla prossima.

Luca Nesler

Esplora i corsi oppure accedi subito all'Accademia Aperta

L’iscrizione all’Accademia è collegata all’iscrizione alla newsletter.
Cancellandoti dalla newsletter perderai anche l’accesso all’Accademia